Le 4 stagioni
Lionel Estève è uno scultore francese, nato a Lione, riconosciuto a livello internazionale per il suo lavoro basato sull’astrazione geometrica, sull’arte cinetica, sulla connessione tra uomo e natura: sassi che diventano isole, fiori che diventano carta, foglie che trovano l’oro. È un percorso di trasformazione e accumulazione di gesti che permette di dare valore al mondo naturale. I gesti che facciamo spesso per giocare: accumulare sassi, scoprire forme negli oggetti rotti… diventano con Lionel Estève gesti creatori.
Attualmente in mostra in Belgio, Francia e Grecia, Lionel Estève presenta il suo lavoro d’artista come momento di condivisione con chi si occupa di educazione e cultura. Spesso l’arte ci offre modi nuovi di vedere le cose, di conoscerle, di sentirle in una relazione più profonda rispetto al reale e al quotidiano.
Formazione
Mercoledì 14 maggio, formazione con l’artista Lionel Estève nell’ambito del progetto ImmaginArti con Istituto Comprensivo Linussio Matiz e Val Tagliamento.
La formazione, promossa dal Centro Zaffiria, è stata aperta a tutte le professioni che lavorano con bambini e bambine e ha rappresentato una possibilità di ponte tra innovazione scolastica e comunità locale. Per 5 giorni infatti bambini e bambine sono stati coinvolti e hanno prodotto una mostra allestita a Vinaio di Lauco e aperta per 6 settimane al pubblico.
I laboratori
Le immagini dei laboratori che hanno coinvolto la scuola di Lauco, Enemonzo e Paularo.
La mostra
Come si conclude un’esperienza?
Un diario poster
Il progetto realizzato con Lionel Esteve ci ha permesso di realizzare – come traccia della documentazione e come nuovo ponte con la comunità educante – un diario poster in cui presentare una sintesi del lavoro fatto mettendolo a disposizione dei bambini e delle bambine che non hanno potuto partecipare.
Il diario poster sarà inviato a scuola, in biblioteca, presso le associazioni di promozione sociale che si occupano di infanzia e minori non accompagnati.
Un laboratorio formativo
Domenica 14 luglio, 31 insegnanti, libraie, operatrici culturali hanno sperimentato la tecnica del dipingere con l’acqua lasciando al colore solo un ruolo marginale e casuale, come Lionel Esteve ha mostrato a bambini e bambine. Prima che la mostra fosse smontata, è stato possibile un ulteriore momento di promozione del lavoro fatto e di condivisione.